Il sito tratta i dati come aggregati, oggettivi e rielaborati internamente. Non è quindi possibile affidare ad un solo locatario il giudizio positivo o negativo su un inquilino.
Nel certificato vengono riportati per gli anni in cui l’inquilino è stato in affitto e i dati del relativo periodo. Ossia se nel 2014 e 2015 non è stato in affitto, l’ADA riporterà come mesi monitorati il numero “0” non sarà riportato alcun numero sulle caselle sottostanti.
Andando il sito a verificare in senso complessivo se l’inquilino adempie ai propri obblighi contrattuali non risulta importante conoscere il reddito dell’affittuario o la busta paga. O l’inquilino paga o non paga, non spetta al locatario verificare se ha la capacità reddituale per farlo. Tra l’altro l’inquilino potrebbe anche opporsi a tale richiesta visto che si tratta di dati sensibili. Quindi rispondendo alla sua domanda se l’inquilino si iscrive al sito può fare a meno di chiedergli la busta paga.
  1. Prima considerazione: l’ADA è un certificato che riporta l’andamento di affidabilità degli ultimi 5 anni di affitto, se una persona è stata in affitto negli ultimi 5 anni. L’ADA da quindi un prospetto complessivo di che tipo di inquino è lei. Se lei ha sempre rispettato tutti gli obblighi questo emergerà anche nell’ADA.
  2. Seconda considerazione: la crisi che attraversa il nostro e altri paesi nel mondo è conosciuta da tutti compresi i locatari. Alla luce di ciò, a parte alcune rarissime eccezioni, tutti i locatari hanno dimostrato una certa “flessibilità” nel concedere affitti anche a persone che avevo subito sfratti a seguito della perdita del lavoro, ma che comunque dimostravano avere una condotta sempre corretta nel passato.
  3. Terza considerazione: lo spirito che guida il sito e coloro che si iscrivono non è quello di accanirsi su chi rispetta le regole e per situazioni congiunturali sfavorevoli, si trovano a commettere delle infrazioni. Lo spirito è quello di mettere in evidenza coloro i quali si impegnano a rispettare i doveri contrattuali e non sfruttano la lentezza burocratiche per “fare i furbi”.
In caso di segnalazione di infrazione, il sito segna tale infrazione e la mette in attesa di conferma per alcuni giorni. In questo lasco di tempo l’inquilino può fare opposizione e inviare i documenti con comprovano l’adempimento.
Esempio:
mancato pagamento dell’affitto o pagamento dell’affitto in ritardo: basterà inviare una mail allegando copia del bonifico (contabile) con evidenziata la data DI VALUTA del versamento il nome del Beneficiario e il numero finale iban e la cifra. Tale documento verrà girato al locatario che confermerà o no le veridicità dei dati. In caso di conferma positiva la segnalazione verrà chiusa. In caso contrario verrà verificato dal sito la bontà dei dati e data comunicazione all’inquilino delle risultanze.
Si, il sito fornirà solo agli inquilini iscritti la conferma se il locatario e l'immobile (lo devono essere tutti e due) sono iscritto al sito.

rev 0 del 08-09-2018